Monachella nera testabianca

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 di Davide Valenti e Angelo Meschini

 

Monachella nera testabianca (Oenanthe leucopyga) White-crowned Wheatear

In Italia esistono solo tre osservazioni di questa specie, di cui due sono stati effettuati nel Lazio in anni recenti.

Appresso potete leggere i brevi racconti sui due avvistamenti scritti dai rispettivi scopritori.

 


 "La Frasca" Civitavecchia -- 30 aprile 2013

monachella nera testabianca 3 20180115 1417483706Il 30 aprile 2013 decido di fare seawatching a nord di Civitavecchia, lo spot è una fascia costiera di circa tre chilometri chiamata "La Frasca". Prima di iniziare, intendo osservare quali uccelli sono presenti quel giorno sull'intera area, così mi metto in cammino, in assetto vagante, con binocolo e macchina fotografica. Sono circa le 14:00, quando, arrivato in località "Cappelletto", avvisto un uccello simile o poco più grande di un Culbianco, con il vertice e il bassoventre bianco e il resto del corpo nero, che non risponde a nessuna mia conoscenza ornitologica. L'individuo è posato sopra una vecchia barca capovolta, sulla spiaggia. Intuendo di trovarmi di fronte a un'osservazione importante, provo una certa tensione, che interrompe la serenità provata fino a quel momento. Per il timore di perderlo, lentamente, mi sposto lateralmente, in mezzo a delle piante pioniere, e mi copro con un telo mimetico multiuso. Scatto a raffica alcune fotografie e tiro un respiro di sollievo, sicuro di averlo documentato. Appena in tempo, arriva un pescatore con la sua automobile e si ferma lì, a pochi metri. L'uccello s'invola, ma mi consente di osservare bene le timoniere esterne bianche e le timoniere centrali nere. Perplesso, consulto la mia guida degli uccelli e, con grande sorpresa, scopro di aver osservato una Monachella nera testabianca. Seguiranno alcune ricerche, percorrendo a piedi circa quaranta chilometri di costa, nella speranza di ricontattare l'individuo. L'esito sarà negativo. Si terranno anche doverose trasmissioni alle varie liste e alla Commissione Ornitologica Italiana che, dopo aver esaminato la segnalazione, ne darà la convalidazione con comunicazione ufficiale nel 2016.

Davide Valenti

 

 


Tuscania -- 26 marzo 2017 

monachella testabianca 1 20170329 1627139168Appena uscito da Tuscania giro a destra, uno spiazzo che ospita pale meccaniche trattori, ranghinatrici e altri strumenti per l'agricoltura, stipati sotto un capannone di alluminio. Il 26 marzo, girano le rondini e dal folto della lecceta cantano colombacci, allarmano gli ultimi pettirossi e svirgolano le cinciallegre. Sto per girare con la macchina e la vedo. Dapprima non ci credo, poi mi pizzico e riguardo. Ma da cosa la distinguo come una monachella testabianca first year? Annoto su foglio sparso: una monachella nera, struttura corposa e al contempo esile. Posata su manufatti la dimensione appena di poco inferiore a quella di uno storno. Il primo anno lo valuto in base alla testa nera con piccole macchie bianche e la coda non con la T tipiche degli Oenanthe, e con le timoniere esterne bianche, nere solo quelle centrali. Mi colpiva la bellezza e non che fosse un accidentalissimo A-1. Scendeva nel pietrisco a cacciare minuscoli artropodi, del tutto indifferente alla mia presenza, saliva sulle barre dei mezzi agricoli e quel contrasto estremo fra il rosso meccanico e il suo nero lucente mi faceva strabuzzare gli occhi. Fu l'ultimo giorno di nebbia che l'indomani fu spazzata via da un maestrale duro e sferzante. Provai il 27 a ritornare con un cappello di lana in testa ma della monachella testabianca nessuna traccia, anche lei sferzata dal vento aveva scelto il suo destino migratorio. Fui contento di vederla e poi di non vederla più, immaginandola ora nei suoi quartieri riproduttivi. Mi piace pensare che ci siamo incrociati e basta, chiamasi sintopia, io direi innamoramento.

Angelo Meschini